domenica 27 gennaio 2013

piscina?




















Che brutto tempo! Non mi piace la pioggia, tranne rarissime volte. Sono stata malissimo da sabato pensando ad Alex e, poi, mi hanno detto che esce di nuovo con la sua ex. Peccato davvero. Sono rimasta scossa da come mi ha trattata. Nel senso so di aver sbagliato, però dammi una possibilità. Sono stanchissima e penso anche influenzata! Perché devo sempre dar ascolto alle mie amiche. Ieri sera Chiara ha avuto la fantastica idea di andare ad una festa in piscina! "Festa in piscina? Ma è metà gennaio!" "E allora? La piscina è al coperto. Dai sarà divertente! Conoscerai nuova gente! Ti farà bene!" mi disse al telefono. "No. Zero! Non conoscerò nessuno! E tu starai con Stefano tutto il tempo." "Ma va! J. vieni! Fidati sarà uno sballo!" "Di recente mi sono fidata anche troppo." risposi stizzita. Non avevo voglia di andare ad una festa dove non conoscevo nessuno. Chiara aveva conosciuto sta tipa, non so chi, che le aveva detto della sua festa stra figa in piscina a meta gennaio imperdibile. No non ero proprio in vena. "Che alternative hai? Passare il sabato sera dalla Sara a guardare un film stra depresso?" Ah giusto il film. Beh effettivamente no. "Sono dell'umore giusto se è per quello." "Che palle Jenni!! Fallo per me!" "Va bene vengo." sospirai "Contenta?" "Si!!!" "Ma niente bagno!" "Ti passiamo a prendere alle nove." credo che non mi avesse sentito o avesse fatto finta di no. Certo che sono sempre puntualissimi quei due! Come fanno? Io sono sempre in ritardo, non importa quanto ci provi ad arrivare in tempo. Alle nove in punto erano davanti a casa mia. Chiara mi venne incontro. "Non ti sei data un granché da fare!" Stava scrutando con disappunto i miei jeans e la maglietta. "Non ti piace il mi abbigliamento C.?" "Spero che tu almeno abbia il costume!" "NO." Sospirò. "Entriamo in macchina dai." "Ciao Stefano." "Ehi. Hai il costume? Sarà una figata sta festa." Presi stra male eh? "No. Non l'ha messo!" "Perché Jenni?" mi chiese Stefano. "Non faresti meglio a guardare la strada!" Non andrò mai più in macchina con lui alla guida! "Tranquilla! Con me non ti devi preoccupare." Si come no! Stava andando a centoventi all'ora con una nebbia fittissima; non si vedeva niente! "Non verrò mai più in macchina con te!" Quando arrivammo ero già stufa. Ci trovavamo davanti ad una villa immersa nel verde. "Bel posto. Dove l'hai conosciuta sta tipa?" chiesi a Chiara. "Al corso di cucina." "Una che ha una casa così, non ha la cuoca personale?" "Le piace cucinare.." Laura ci accolse con un saluto affettuoso, sembrava che ci conoscessimo da secoli. "Lei è Jenni e lui, Stefano." ci introdusse Chiara. "Laura, piacere." tese la mano. "Dai entrate". Ci condusse lungo un corridoio, in fondo al quale si sentiva della musica. La piscina non era tanto grande, o forse c'era semplicemente troppa gente. Erano tutti in costume ed il mio abbigliamento stonava un po'. Ma non m'importava. Per gran parte della serata me ne stetti davanti al cellulare, mentre tutti gli altri si divertivano in piscina. Poi, ero troppo stufa, presi la giacca ed uscii fuori. Ci saranno stati -10°! E la nebbia era ancora più fitta di prima. Mi sedetti li, su una panchina del giardino immenso a non guardare niente. La serata più pallosa della mia vita. In realtà sarebbe stata un bella festa, ma non ero proprio dell'umore. Poi vidi un tizio. Si avvicinava verso di me. "Fumi?" mi chiese, mentre si era appena acceso una sigaretta e ora ne stava porgendo una a me. "Sì." No. Ma mi stavo annoiando. "Grazie." dissi mentre mi porgeva l'accendino. "Sei di queste parti?" chiese. "Vicino. Abito in città." Eravamo in un paesino ad una ventina di chilometri dalla città. "Anch'io. Perché sei fuori?" notai che anche lui era vestito. Non aveva fatto il bagno sicuramente. "Così. Tu?" "Non è il mio genere di festa ideale, ma mia cugina mi ha obbligato. Laura." "E perché sei venuto allora?" "Non ci vedevamo da tanto." disse "Piacere Jenni." sorrisi. "Bel nome." "E tu come ti chiami?" "Riccardo." Sorrisi. "Non conosco molti Riccardo." "Nemmeno io molte Jenni." "Suoni?" "L'hai capito da come sono vestito?" Era vestito con una giacca nera di pelle, jeans neri, una maglietta nera dei Queen e gli anfibi neri, ovviamente. Non molto originale. Mi dava l'idea di uno di quei tanti metallari che si vedono in giro. "Più o meno." Ovviamente. "hai un gruppo?" "Sì, suono la chitarra e canto negli Evil Spell." Sempre meno originale, eh? "E sei bravo?" Ma che domande faccio? Sembrava un po' disorientato. "Se vieni al concerto di domenica prossima, potrai costatarlo da sola." "Sei bravo quindi?" "Vieni e vedrai." "Domenica prossima non posso." Si accese un'altra sigaretta quando aveva finito l'altra??? "Allora non lo saprai mai." "Va beh, penso che sopravvivrò." Poi entrai dentro cercando di tirar fuori da quella festa sempre più degenera Chiara e Stefano.

4 commenti:

  1. ma quanti blog hai? sei tremenda, ma bravissima!

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  2. ho ricambiato! adesso siamo uniti! ahahahahhaha beh io ne ho avuti 25 di blog!!! eheheheh

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