venerdì 11 gennaio 2013

FINITA


Alex non mi aveva chiesto niente dopo quella orribile notte con Davide. La mattina mi ero svegliata fra le sue braccia e mi sentivo la testa girare. Alex stava ancora dormendo perciò andai a farmi una doccia, ne avevo bisogno. Era come se l'acqua mi togliesse di dosso tutto quello che era successo e mi svuotava. Sapevo che avrei dovuto dare una spiegazione ad Alex. Dormi molto più di me e ebbi tutto il tempo per pensare a come iniziare il discorso, ma in realtà non avevo idea di cosa dirgli. Sapevo che era stata colpa mia, in gran parte perché ero stata incosciente. Odio sentirmi in colpa e pensare a come sarebbero state le cose se non mi fossi comportata così, però non posso farne a meno e questo mi tormenta. Quando si era svegliato ero in cucina. Mi ero messa dei leggins e una felpa lunga. Avevo ancora i capelli mezzi bagnati e il viso distrutto. Non avevo proprio un bell'aspetto quella mattina. Non sentii quando entrò e mi prese un colpo. "Ti ho spaventata?" si avvicinò abbracciandomi. "No." "Ti sei fatta la doccia." notò. "Sì, mi sono svegliata presto. Non riuscivo più a dormire. Ti va di mangiare?" "Cos'hai di buono?" "Tutto quello che vuoi! Basta che non mi chiedi di cucinare." "Perché?" "Non ti piacerebbe come cucino. Fidati! Sarà meglio per il tuo benessere fisico e psichico!" Si mise a ridere. Ci siamo messi perciò a mangiare qualcosa a caso che avevamo trovato in frigo. "Allora cos'è successo ieri sera?" mi andò quasi di traverso il succo d'arancia che stavo bevendo quando pronunciò quelle parole. "Non so se tu abbia davvero voglia di saperlo." Mi fissava. Voleva che continuassi e aveva ragione. Sospirai. Gli raccontai tutto d'un fiato. Non ebbi il coraggio di guardarlo quando finii. "Mi dispiace." dissi io. "A me dispiace che ti sia successa una cosa del genere. E' inconcepibile! Che gran stronzo." Era arrabbiato o stava facendo solo delle considerazioni? "Come hai fatto a farti trascinare fino a casa sua???" ma poi di colpo si rabbuiò "Provi ancora qualcosa per lui?" "No." risposi "Non provo più niente per lui. Non so cosa mi avesse preso. Ero confusa. Ma non provavo niente per lui." ammisi con tristezza e non capivo che cazzo mi avesse preso! Ero così arrabbiata con me stessa e lo sono ancora. Sembrava riflettere sulle mie parole, ma non disse niente. Poi si alzò. "Devo andare Jenni." Cosa? No! Perché? Ecco come mandare a puttane tutto in tre secondi. "Perché vai via?" "Ho da fare." rispose secco. Se ne andò e non mi disse più altro. Non si è fatto più sentire. Cosa vuol dire? Sono passati più di quattro giorni. Gli ho scritto più volte, ma non ha mai risposto. Mi manca da morire e non so che fare. Ho rovinato tutto. Lui pensa che a me freghi ancora qualcosa di Davide, ma non è così! Vorrei urlargli che non è cosi! Tanto non ha senso. Sento che è finito tutto e che non lo rivedrò mai più.