lunedì 5 settembre 2016

ascoltare

Ascoltando si impara molto. Mi dicono sempre di farlo. A me sembra di farlo, ma ogni volta mi si ripete che non lo faccio. Allora non lo faccio veramente credo. Mi dicono che anche se ascolto poi faccio quello che voglio, ma che a volte quei consigli che tanto volevo sono la strada giusta. E allora devo iniziare ad ascoltare. E' arrivato il momento di prendere queste decisioni ascoltando. Ma il mio cuore cosa dice? Perché non mi sta parlando? Dov'è? Io voglio ascoltare prima lui. Lui mi dirà cosa fare. Ma ora non mi sta parlando. Perché? Io ho bisogno di sapere. Non so come comportarmi. Non so cosa fare. Mi sento persa. Ho bisogno di aiuto. Ma forse in fondo so cosa fare. Ma ascolto gli altri. Ha senso ascoltare gli altri? Forse dovrei. E poi dopo aver preso la parte migliore dei loro consigli, seguire il mio cuore. Ma dopo averlo fatto, il mio cuore avrà il coraggio di ripartire? Ne sarà capace? Forse so cosa voglio, ma mi faccio condizionare dagli altri. Forse anche gli altri hanno ragione. Se prendessi una parte dei loro consigli e poi seguissi il mio cuore? Il mio cuore ha paura. Ha tanta paura di non farcela. E ha tanta paura che seguendo i consigli degli altri poi dimenticherà i suoi desideri. Ha paura. Una paura quasi accecante, che lo rende indeciso ed insicuro. Ma sa cosa vuole. Vuole cambiare vita e sa che solo in un modo riuscirà a farlo. Sa di aver sbagliato. Sa che deve cambiare. Sa però cosa vuole. E sa che se non otterrà quello che sogna, sarà disperato.

Paure.

Ne è passato di tempo da quando non scrivevo niente. Non so perché. Forse per la mancanza di tempo o forse perché non avevo niente da dire. Ora però sento di avere bisogno di urlare quello che sento. Sono in un momento molto importante della mia vita. Non è uno come gli altri. Devo decidere cosa fare della mia vita. E' il momento di capire come andare avanti. Non so veramente che fare. La mia testa sembra essere andata in stand-by. Sembra incapace di ragionare, di capire e darsi una svegliata. E' ormai da settimane che continuo così. Ma niente e nessuno è in grado di tirarmi fuori da questo maledetto limbo. Mi sento bloccata e svogliata. Non mi importa più niente. Non penso minimamente al futuro. Faccio le cose per inerzia. Non sento motivazione e niente mi stimola più. Ed il problema è che ora dovrei essere più attiva che mai. Ora dovrei darmi quella mossa e iniziare a costruire qualcosa. Forse anche il fatto di essere sola dal punto di vista relazionale, non mi fa molto bene. Il mio ex fidanzato era in grado di farmi capire le cose importanti della vita, ma poi io l'ho lasciato. In realtà ci siamo spesso lasciati, fino a quando ho deciso di mettere definitivamente la parola fine. E da allora le cose sono cambiate. La mia motivazione ha iniziato a declinare. Certo non è solo perché è finita fra di noi. In realtà ho completato i miei studi. E a fine percorso mi sentivo molto stanca. Una pausa era necessaria perché avevo assoluto bisogno di riprendere le forze. Quella pausa che all'inizio sembrava proficua, con i giorni si è trasformata in monotonia portando con se la svogliatezza e l'inflessibilità mentale. Stare a casa, mi fa togliere la  voglia di agire e di fare. Mi fa annoiare e perdere ogni ambizione. L'ultimo mese in particolare, si è rivelato distruttivo. La mia mente si è come annullata. E questo mi ha fatto perdere molte occasioni. Ora mi ritrovo a non sapere cosa fare della mia vita. Tantissime porte sono chiuse, che avrei voluto. Ci sono tantissime altre porte aperte ma ho paura ad imboccarle. So che è stupido come pensiero, ma non posso farne a meno. Queste mie dannatissime paure mi bloccano. Io non so bene da cosa derivino. Ma ho sempre l'impressione di non essere all'altezza. Se penso a certe cose, pur volendole, ho l'impressione che non riuscirò mai a farcela. Questo è il peggiore pensiero che ci sia. I percorsi di cambiamento avvengono solo superando queste paure, ma la mia dannatissima mente rimane sempre imprigionata in questi schemi. E ogni volta che ho paura mi limito. Le mie capacità diventano irrilevanti. Ho bisogno di cambiare tutto. Devo superare una volta per tutte ogni paura. Devo farcela. Non posso più aspettare. Sono troppi anni che mi trascino dietro queste cose. Devo ripetermelo mentalmente. Ne sono capace e posso riuscirci. Sono una persona adulta. Non posso più tenere questi timori da bambina. Basta!

sabato 15 agosto 2015

paura?

Sono molto ansiosa in questo periodo.
So che non dovrei esserlo perché tutto si può superare e i problemi sono solo una parte del gioco. Eppure ho paura di non farcela. Quello che so è che la paura uccide più di qualsiasi arma. Sembra una frase così banale, eppure così dannatamente vera. La paura acceca e fa commettere i peggiori crimini. Ho spesso paura. E questa paura si trasforma in sentimenti contrastanti. A volte sento i miei pensieri e mi chiedo se è quello che sono io o se è la paura che parla. Il modo in cui plasma rovina la vita. Ho paura di tante cose ma la mia più grande paura è non vivere la vita che voglio per paura. Sembra assurdo, ma è drammaticamente vero. Vorrei fare così tante cose, a volte c'è qualcuno che mi blocca, però la maggior parte delle volte sono i miei schemi mentali alimentati dal timore a farlo.
Ed è terribile. Questa società è terribile. Vorrei solo fare quello che penso sia meglio per me senza preoccuparmi di niente e senza avere paure. In fondo questi non sono veramente problemi, ma possono diventarlo. A volte mi chiedo se un giorno mi pentirò della vita che sto vivendo, forse dovevo fare altre scelte.

giovedì 30 luglio 2015

dimenticare

E sto qua a pensare. Non so a cosa penso. Penso spesso a te, ma so che è ora di andare avanti. E' inutile che mi crogioli in pensieri dannosi. E' vero e non potrebbe esserlo di più, che tu mi hai dimenticata. Lo so perché ogni volta che lo penso sento le lacrime in fondo agli occhi. Si avvicinano lentamente e cercano di uscire, ma l'unica cosa è cercare di impedirlo. Non tornerai da me. E lo so. Non ha nemmeno più senso che mi lamenti e che mi rattristi perché non cambierà la situazione. Non cambierà mai quello che è successo. E' solo il momento di andare avanti e, forse, dimenticarti. Un.  altro. Mi dicono che a volte la solitudine non è la soluzione. Mi dicono che dovrei stare con qualcun altro. E forse hanno ragione. Forse è vero che quando una porta si chiude se ne aprono mille nuove. E anche se non riesco a dimenticarti, non posso più vivere nel passato. Non è il passato che porta nuove opportunità, ma il futuro. Ti dimenticherò un giorno? Passerà finalmente questo dolore che persiste?
Ero spensierata prima di conoscerti ed ero felice. Lo sono stata più con te, questo è vero. Ma guarda quanto mi hai reso infelice! Mesi a pensarti. E tu probabilmente pensi ad un'altra ormai. Probabilmente sono passati mesi da quando stai con un'altra. Chissà come sei felice ora! Chissà come la guardi e come le parli. E forse la ami. I miei sono pensieri distruttivi. Dovrei concluderli una volta per tutte. Il futuro. C'è solo quello ormai. Ti devo dimenticare. Per sempre. La sofferenza forse passerà. In fondo passa tutto dicono. Io volevo solo te e mi distrugge il pensiero, ma tu mi hai dimenticata tempo fa. E' ora di dimenticarti. Devo.

domenica 26 luglio 2015

LA SOLITUDINE

Mi sento sola. Non è solo perché tu non ci sei più. Mi sento sola da sempre. Questa sensazione di infinita solitudine l'avevi alleviata un po'. Mi hai illuso che potesse sparire, ma sei sparito solo tu. Solo tu e ora è peggio di prima. Ora mi sento sprofondare nella solitudine.  Ogni mia singola fibra voleva che cambiasse tutto. Credevo che sarebbe successo con te. Stando al tuo fianco e tu al mio. Ora lo so e lo so bene, che non sei mai stato mio. Mi hai fatto credere che ci saresti stato e che non te ne saresti andato. L'hai fatto alla prima occasione. Sono esigente e, credimi. lo so. Lo sono stata anche con te ma pretendevo tanto anche da me. Volevo solo il tuo bene. Volevo solo te. E ora sono più sola che mai. Mi sembra che nessuno mi voglia. Nessuno mi vuole. Mi sembra di aver perso solo io. Ora chissà dove sei e con chi sei. Sono sicura che mi hai già dimenticato. Io, invece, ti penso ogni giorno; giorno dopo giorno. Rimani sempre fra i miei pensieri. Mi faceva male l'idea che eri con un'altra, che mi avevi dimenticata, ma ora è rimasta solo un'idea perché so che non sarai mai più con me. So che non mi vuoi più vedere. So che è finita ed è finita per sempre. Stare con te era una sfida con me stessa e ti volevo sempre di più. Sei riuscito a spezzare le mie poche sicurezze. Ora mi sento solo sprofondare, con la coscienza certa che mai più ti avrò.

mercoledì 6 maggio 2015

ancora tu

Anche oggi sono ricaduta in pensieri negativi. Pensavo di nuovo a te. Ancora e ancora. Dovevo fare altro. Concentrarmi su altro ma non ci riuscivo. Pensavo a te. Al tempo perso e al nostro passato. Era così bello stare insieme. La sintonia che avevamo, raramente la provo con qualcuno. Con te potevo essere me stessa e dire qualsiasi cosa volessi. Sapevo che non mi avresti mai criticata, ma appoggiata. Era così bello pensare che fosse veramente così. Perché non lo era. Era tutto falso. Hai iniziato a criticarmi e  a trovare solo difetti e cose sbagliate in me. Non mi accettavi più come prima. Non accettavi più quella donna per cui prima avresti scalato montagne e percorso oceani. Non più. Non capivo perché, ma ora mi è ben chiaro. Era solo una sfida per te. Ero la tua sfida. Hai sempre saputo che potevo avere chiunque, se l'avessi voluto. E volevi esserci solo tu. Volevi conquistarmi. Volevi farmi tua e che ci fossi solo tu nei miei  pensieri. E ci sei riuscito. Ma quando la sfida era conclusa, quando hai ottenuto tutto quello che volevi, il fascino e tutto quello che ti piaceva, era svanito. E non ti stavi stancando. Mi avevi fatta veramente tua. Io che mai ho abbassato le mie riserve e che difficilmente mi lascio conquistare, l'ho fatto con te. E tu l'hai visto. Non ti piaceva vedere che ero debole. Non ti piaceva vedere i miei difetti. Ma ci sono. Ed è normale che ci siano. Ma tu mi  volevi come prima, estremamente fredda e cattiva. Non ti mostravo sentimenti e nemmeno amore. E a te piaceva così. Ti piaceva stare con la donna forte e orgogliosa che nessuno riesce ad avere fino in fondo. Criticavi il mio orgoglio, ma era ciò che ti piaceva. Mi hai detto che sono manipolatrice, ma ti piaceva. Mi hai detto che sono cattiva, ma era questo che ti piaceva di più. La sfida. Poi ci sei riuscito. Hai sciolto tutto in me. Come potevo essere ancora così? Come, spiegamelo? Come potevo essere fredda quando ti amavo? Ho messo da parte l'orgoglio e tutto il resto, per te. Volevo dimostrarti quanto ti volevo, ma non ci sono riuscita. Perché così non ti piacevo più. Non ti piacevo più per la dolcezza che potevo regalarti  e l'amore che volevo darti. Tu volevi che fossi come prima. Non hai mai capito che chiunque abbia un cuore impenetrabile, quando lo conquisti è tuo per sempre e dentro trovi una miniera di diamanti, che brillano solo per te. Non hai capito questo. Non hai capito che quella che ti stavo mostrando ero la vera me, quella che pochi conoscono. E ora mi hai lasciato  fragile. Ti ho mostrato chi sono veramente, sotto quella corazza che tutti conoscono, ma non hai voluto vedere. Volevi la mia apparenza e non il mio essere vero e profondo. Questo è quello che fa più male. Ora siamo lontani e forse è meglio così. Ti dimenticherai di me. Forse ora sei già insieme ad un'altra. Una come la vuoi tu. Una che sa chinare la testa e dirti sempre di sì. E forse è meglio che tu stia con lei perché, nonostante quello che provo per te, non posso cambiare me stessa e chinare la testa pur di averti. 

martedì 5 maggio 2015

dolore.

Ho pianto di nuovo per te oggi. Pensavo che non sarebbe successo ancora. Pensavo di stare superando tutto. E che mai più avrei pensato a te o pianto per te. Eppure oggi è successo di nuovo. Ho iniziato a pensarti e non sono riuscita a reggere il pensiero di te, che non ci sei più. Te ne sei andato senza che ti importasse qualcosa. Mi hai lascito sola, nonostante sapessi che quanto ti volevo. Starò meglio, lo so, ma mi distrugge il pensiero di noi. Non vorrei più saperne di te. Vorrei che scomparissi dalla mia mente per sempre. Vorrei dimenticarti. Non ci  riesco ancora, però. La ferita è troppo profonda e rischia di riaprirsi ogni volta che si richiude. 
Mi hai detto che ci saresti stato e che non te ne saresti andato. Mi hai mentito. Mi hai detto che contavo, che eri mio. Mi hai mentito. Mi hai detto che non mi avevi usata. Mi hai mentito.
Mi hai mentito sempre. Sempre. Non hai mai riconosciuto i tuoi errori. Mai. Cercavi solo difetti in me. Sottolineavi solo i miei errori. Volevi distruggermi. Distruggere la donna forte che sono. E ci stavi riuscendo perché per te ero pronta a tutto. Mi volevi diversa e io stavo cambiando per te. Ma sbagliavo. Non dovevo cambiare. Tu non meriti nessun mio cambiamento. Io sono la persona che vedi. E nel momento stesso in cui avresti dovuto scegliere se accettarmi così come sono, nonostante tutte le mie insicurezze e paure, te ne sei andato. Hai avuto paura e sei scappato. Non sei un uomo. Sei un bambino che si è permesso di giocare con me e trattarmi come se non valessi niente. Ma lo sappiamo entrambi che valgo più di qualsiasi altra donna tu abbia mai avuto e più di qualsiasi altra potrai mai incontrare. Non ne troverai mai più una come me. E lo saprai presto. Giorno dopo giorno te ne renderai conto. E te ne pentirai. Non meriti di riavermi. Lo so. Tu mi hai fatto male e non meriti più niente da me.