Finalmente arrivammo. Eravamo su una delle collini che circondano la città. C'era un grande spiazzo con una serie di gradinate. Mi sedetti. Si sedetete anche lui. Da lassù la città sembra piccola e luccica. E' uno spettacolo stare ad osservarla. "Non eri mai stata qui?" "No." "Bello, vero?" Mi girai e lo fissaì. "Che vuoi da me Alex?" La mia voce suonò rocca e stanca. Anche se non lo ero. "In che senso?" "Lo sai." Non rispose. "Non so." Cosa non sa??? "A Capodanno eri fantastica. Giuro. E il resto lo sai." Tutto qui? "E ora che vuoi fare?" chiesi. Non rispose, ancora. "Perché tu e Bea vi siete lasciati?" Il suo sguardi si illuminò. "Lei è stata a letto con un altro." Sono rimasta a bocca aperta. "E io l'ho mollata." "Ah. Cavolo. Scusa non volevo. Voi sembravate così presi.." "Io sì, per lo meno...le avevo dato un'altra chance dopo averlo scoperto, ma non riuscivo più a perdonarla e l'ho lasciata." "Quand'é successo?" "Un mese fa." Ammirammo un po' il paesaggio senza più parlare. "Tu J. mi hai fatto..Non so, sentire bene." disse all'improvviso. "Andiamo, ti porto a casa." Si alzò e mi prese per mano. Mi lasciò a qualche metro dalla porta di casa. "Ciao J." Si chinò per baciarmi. Andò via.
giovedì 3 gennaio 2013
Non lo capisco
Oggi è una bella giornata. Il sole splende. Sembra più primavera che inverno inoltrato.
Ieri pioveva. Non è stata per niente una bella giornata. Era iniziata bene. Mi ero
svegliata tardissimo, come sempre. Nonostante mi piaccia dormire, detesto perdere metà
giornata, ma come sempre non posso fare altrimenti.
Ho pranzato direttamente, era troppo tardi per fare colazione.
Di pomeriggio mi dovevo vedere con la compagni a casa del Gio, Giorgio. Visto che
diluviava non sono potuta andare in bici!! Ho preso quell'inferno dell'autobus! Non solo
era in ritardo di mezz'ora,facendomi aspettare in mezzo alla pioggia torrenziale, ma
andava anche lentissimo, a causa del traffio! Odio il traffico e odio ancora di più la
gente che non sa fare a meno della macchina! E' tanto difficile godersi l'aria aperta a
piedi o in bicicletta?? Non capirò mai!
Comunque dopo un'ora sono arrivata a casa del Gio. Nella compagnia siamo una decina. Non
è un numero fisso. Spesso siamo di più. E' bello stare insieme, ci divertiamo. Ieri Gio
aveva la casa libera.
Vidi subito Chiara con Stefano. Sono incoreggibili. Si DEVONO mettere insieme. Sono stufa
di ripeterlo ad entrambi. La loro logica è assurda! Credono che mettendosi insieme non
andranno più d'accordo! Non ha senso!
Mi sedetti sul divano del salotto vicino a Sara e Vittoria, che subito hanno iniziato a
tormentarmi con domande su Alex. Che palle.
Stava arrivando un casino di gente. Non solo della compagnia.
"Quanta gente viene?" chiesi a Vicky.
"Altri amici del Gio."
"Anche Alex." sussurrò Sara.
Sara è la più timidina del gruppo. Non le piace stare al centro dell'attenzione e spesso
parla a voce bassissima.
"E allora?" mi voltai verso di lei.
"Forse ti interessava saperlo." abbassò ancora di più la voce.
"Secondo me le interessa abuso". Vicky rideva.
"Vi appena detto che non me ne frega niente."
"Non è vero." Era Chiara.
"Dov'eri? A farti con Stefano?"
"Non cambiare argomento J." si sedette per terra davanti a me.
"Pff..guarda un po' chi parla poi!" mi stavano stufando.
"E con Davide. Hai chiuso?" era Vicky.
"Con Davide non c'è mai stato niente. Lo sapete. Lui mi ha fatto soffrire..faccia quel
che vuole.." girai lo sguardo in cerca di una scappatoia.
In quel esatto momento entrò nella stanza Alex con Max ed Emanuele.
Mi guardò e rise. Cosa c'era da ridere?
"Parli del diavolo." sogghignò Vicky.
"E gli spuntano le corna." conclusi io. "Che devo fare ora, girls? Gli vado incontro? Gli
chiedo perché non mi ha scritto e cosa pensa di me??"
"J. stà calma!" disse Chiara "Vediamo come si comporta, lui."
Passò qualche ora senza che ci parlassimo o altro. Ero stufa. Non mi stavo divertendo e
la presenza di Alex mi metteva ansia. Decisi di andarmene. Salutai un po' tutti e stavo
per uscire quando..
"Ehi J. ti va se ti do uno strappo?" mi girai verso il suono della voce di Alex.
"Sei in moto?" Ma non stava piovendo?? Cercai con lo sguardo una finestra. Aveva smesso.
"Si." rispose secco.
"Allora sì." sorrisi ed uscii. Lui mi stava seguendo.
Scendemmo le scale in silenzio. Nel condominio di Gio non c'è l'ascensore e lui vive al
quarto piano!
Alex ha una Yamaha fighissima blu scuro. Mi mise un casco in testa (dove l'aveva preso?).
"Dove abiti?" chiese.
Risposi cercando di essere il più precisa possibile. Faccio pena a dare le indicazioni.
"Si, ho presente." mi quardò pensieroso. Poi.."Ti va se prima ti porto da un'altra
parte?" mi stava squadrando.
"Dove?" Fuori c'era buio e la strada ancora bagnata e per quanto mi fidassi delle sue doti
da motociclista, volevo evitare di andare in posti lontani.
"Un bel posto! Ti va o no?"
"Ma se non so nemeno dove!"
"Fidati."
Fidarmi di uno che prima si fa con me, poi non si fa sentire per giorni, comparendo
all'improvviso con idee strampalate? No, grazie.
"Okay non ti va. Ho capito." Un senso di colpa mi invase.
"No, sì..cioè perchè no?"
Stupida. Stupida. Stupida. Perchè sono cosi sprovveduta?? Era tardi avevo già parlato.
Sorrise. E io mi sciolsi.
Partimmo a tutta velocità. Avevo la pelle d'oca per come guidava. Con la strada bagnata e
di notte non si va a certe velocità!!
Finalmente arrivammo. Eravamo su una delle collini che circondano la città. C'era un grande spiazzo con una serie di gradinate. Mi sedetti. Si sedetete anche lui. Da lassù la città sembra piccola e luccica. E' uno spettacolo stare ad osservarla. "Non eri mai stata qui?" "No." "Bello, vero?" Mi girai e lo fissaì. "Che vuoi da me Alex?" La mia voce suonò rocca e stanca. Anche se non lo ero. "In che senso?" "Lo sai." Non rispose. "Non so." Cosa non sa??? "A Capodanno eri fantastica. Giuro. E il resto lo sai." Tutto qui? "E ora che vuoi fare?" chiesi. Non rispose, ancora. "Perché tu e Bea vi siete lasciati?" Il suo sguardi si illuminò. "Lei è stata a letto con un altro." Sono rimasta a bocca aperta. "E io l'ho mollata." "Ah. Cavolo. Scusa non volevo. Voi sembravate così presi.." "Io sì, per lo meno...le avevo dato un'altra chance dopo averlo scoperto, ma non riuscivo più a perdonarla e l'ho lasciata." "Quand'é successo?" "Un mese fa." Ammirammo un po' il paesaggio senza più parlare. "Tu J. mi hai fatto..Non so, sentire bene." disse all'improvviso. "Andiamo, ti porto a casa." Si alzò e mi prese per mano. Mi lasciò a qualche metro dalla porta di casa. "Ciao J." Si chinò per baciarmi. Andò via.
Finalmente arrivammo. Eravamo su una delle collini che circondano la città. C'era un grande spiazzo con una serie di gradinate. Mi sedetti. Si sedetete anche lui. Da lassù la città sembra piccola e luccica. E' uno spettacolo stare ad osservarla. "Non eri mai stata qui?" "No." "Bello, vero?" Mi girai e lo fissaì. "Che vuoi da me Alex?" La mia voce suonò rocca e stanca. Anche se non lo ero. "In che senso?" "Lo sai." Non rispose. "Non so." Cosa non sa??? "A Capodanno eri fantastica. Giuro. E il resto lo sai." Tutto qui? "E ora che vuoi fare?" chiesi. Non rispose, ancora. "Perché tu e Bea vi siete lasciati?" Il suo sguardi si illuminò. "Lei è stata a letto con un altro." Sono rimasta a bocca aperta. "E io l'ho mollata." "Ah. Cavolo. Scusa non volevo. Voi sembravate così presi.." "Io sì, per lo meno...le avevo dato un'altra chance dopo averlo scoperto, ma non riuscivo più a perdonarla e l'ho lasciata." "Quand'é successo?" "Un mese fa." Ammirammo un po' il paesaggio senza più parlare. "Tu J. mi hai fatto..Non so, sentire bene." disse all'improvviso. "Andiamo, ti porto a casa." Si alzò e mi prese per mano. Mi lasciò a qualche metro dalla porta di casa. "Ciao J." Si chinò per baciarmi. Andò via.
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